Come scegliere le Finestre giuste per le proprie esigenze, senza spendere né di più, né di meno
Sono 10 anni ormai che lo Stato Italiano concede degli importanti sgravi fiscali per chi sostituisce le vecchie finestre con nuove a risparmio energetico. Approfittando di questa sostanziosa agevolazione, ogni anno sono decine di migliaia le persone che decidono di sostituire gli infissi.
Nel momento in cui si va in uno show room di porte e finestre, si scopre che il ventaglio di opzioni è davvero notevole e ad un certo punto succede spesso che non si sappia quale tipologia di finestra scegliere.
Il dubbio è legittimo, specialmente dopo che il venditore di turno ci mostra tutto il suo campionario: finestre in legno, in alluminio, in legno alluminio, in pvc, in legno e pvc, in pvc e alluminio, tre camere, 5 camere, 7 camere, vetro con gas argon, vetro temperato, eccetera.
Alla fine si decide di comprare quelle che lui ci consiglia più caldamente, non sapendo magari che tutte le caratteristiche con cui ha lodato il prodotto che voleva spingere, per le nostre esigenze sono decisamente inutili.
Ma allora come scegliere le finestre giuste per la nostra abitazione? Dovete tenere in mente alcuni punti sostanziali e ragionare esaminandoli uno per uno quando ascoltate la descrizione dell’infisso da parte del venditore.
Efficienza Energetica
Il primo punto da tenere in considerazione quando si devono cambiare le finestre (sia se si voglia usufruire delle agevolazioni, sia non lo si possa fare) è il valore di efficienza energetica dei nuovi infissi. Questo valore vi può essere dichiarato dal venditore.
Sappiate che se volete usufruire delle agevolazioni (Bonus Finestre), è necessario che il cosiddetto valore di trasmittanza termica dei nuovi infissi deve essere inferiore a quello delle vecchie finestre (in sostanza ci deve essere un miglioramento delle prestazioni energetiche).
Con vecchi infissi monovetro o in alluminio senza taglio termico, è praticamente sicuro che gli infissi moderni siano superiori a livello di performances energetiche.
Sicuramente, descrivendo il tipo di finestra montata in casa vostra, il venditore saprà darvi la risposta a questa domanda.
Sempre in tema di trasmittanza termica, per usufruire della detrazione è necessario acquistare degli infissi che rientrino nei valori consentiti da una speciale tabella delle zone climatica. Questa tabella divide l’Italia in zone, etichettandole con una lettera da A ad F, dove F rappresenta le zone più fredde che necessitano di infissi più performanti.
Roma ad esempio, ricade nella zona D e per questo, se si vuole approfittare dell’agevolazione fiscale, ci si dovrà recare in uno showroom di porte e finestre in provincia di R0ma, e chiedere infissi con trasmittanza termica inferiore o uguale a 2KW/m2. (tabella completa sul sito dell’ENEA).
I Materiali con cui sono fatte le finestre
Sappiamo bene che esistono finestre costruite in legno, alluminio, pvc e altre ottenute dalla combinazione di questi materiali. La scelta quindi dovrà essere fatta sulla base di ciò che più piace, di ciò che è più pratico e di ciò che più conviene. Mi spiego…
Il legno è il materiale più bello per le finestre ed anche quello migliore. La finestra di legno è robusta e permette alla casa di respirare.
Però una buona finestra di legno costa di più e, nonostante l’introduzione delle nuove vernici all’acqua ultra resistenti, ogni 10 anni sarà necessario controllarne lo stato ed eventualmente procedere ad una manutenzione.
L’alluminio invece è un materiale molto resistente e non soggetto alle manutenzioni. Di contro a mio parere è esteticamente brutto e non garantisce l’isolamento termico che possono dare altri materiali. Non è vero nemmeno che costa meno: una buona finestra di alluminio costa più di una in pvc.
Il PVC è il materiale più in voga. Resistente, riciclabile, non ha bisogno di manutenzioni, isola la casa in un modo eccezionale (anche troppo) e costa meno del legno. Il contro? Isola talmente tanto che è necessario lasciare qualche ora uno spiffero aperto nelle camere più soggette alla formazioni di condensa.
I materiali misti
Personalmente reputo molto intelligenti alcune finestre realizzate dall’accoppiamento di die materiali e altre decisamente senza senso. Parere mio e non significa che io abbia ragione.
Ad esempio le finestre legno-alluminio e legno-pvc le trovo il massimo perché permettono di avere l’eleganza del legno dentro casa e la resistenza alle intemperie del pvc o dell’alluminio fuori, così da non dover fare manutenzioni.
Una finestra pvc alluminio invece mi dice poco.
Altri accessori da valutare
Il vetro è uno dei materiali da valutare seriamente. E’ quello che più influisce sulla trasmittanza termica di una finestra. Di solito basta un vetrocamera a basso emissivo, ma se vi trovaste in una zona climatica F, molto probabilmente vi servirà un vetro triplo a basso emissivo e gas argon per far stare l’infisso nei limiti imposti per legge.
Per le finestre in pvc è molto importante avere l’apertura per il microricircolo. Non si tratta dell’anta ribalta ma di una terza posizione di apertura di pochi millimetri, quelli necessari a far respirare la casa ed evitare il formarsi della condensa interna causata dall’eccessiva capacità di isolamento di questo tipo di infisso.
Infine parliamo della ferramenta antieffrazione, presente in quasi tutti gli infissi moderni. Sappiate che ne esistono di due tipi (primo e secondo livello) ma che solo il secondo è maggiormente efficace, tenendo in considerazione che in ogni caso, per evitare intrusioni dei ladruncoli dalle finestre, bisognerebbe corredare l’infisso anche con un vetro antisfondamento.