Il ponte dell’Immacolata (8 dicembre) è il periodo in cui, per tradizione, tutte le abitazioni vengono decorate con alberi e presepi natalizi. Un grande giorno di festa che vedono protagonisti grandi e piccini alle prese con decorazioni, palline, statuine e tutto ciò che tradizionalmente in Italia rappresenta il Natale. Il protagonista indiscusso è l’albero di Natale, vero o finto che sia.
Scegliere l’Albero di Natale
La scelta dell’abete destinato a farci compagnia in veste di albero di Natale è un rito sacro per chi deve sostituire il vecchio ormai inservibile. C’è chi preferisce, o è costretto a preferire, quello di plastica e chi invece preferisce un abete vero. In entrambi i casi la scelta va fatta con consapevolezza ed i comportamenti devono essere quelli giusti, nel rispetto dell’ambiente e della generazione subito dopo la nostra.
La nostra storia di falegnami ci insegna molto riguardo gli abeti veri ed è per questo che ci permettiamo di dare qualche consiglio.
L’abete di plastica
Chi sceglie l’abete di plastica sa che in cambio dell’atmosfera natalizia che esso dona, dovrà impegnarsi nel suo corretto smaltimento una volta che si sarà rovinato e dovrà essere sostituito.
Da un’indagine del 2010, svolta da Coldiretti si scopre che, decidendo di acquistare un’albero di Natale di plastica (proveniente dalla Cina) si sarà stati responsabili di:
Emissione di gas serra (kg CO2 eq) | +23 | |
Petrolio consumato (kg) | 20 | |
Km medi percorsi per il trasporto | 9000 | |
Tempo di smaltimento nell’ambiente (anni) | 200 |
Quindi, se si è costretti a scegliere un albero di Natale finto, assicuriamoci di trattarlo con cura al fine di farlo durare il più possibile e, una volta terminato il suo ciclo di utilizzo, smaltiamolo correttamente portandolo alla più vicina isola ecologica.
L’albero di Natale vero
Acquistare un albero di Natale vero è meglio di acquistarne uno finto? Orientativamente si, ma capiamo anche chi poi non saprebbe cosa farsene di un abete vero una volta terminato il periodo delle feste natalizie.
Chi possiede un giardino potrebbe scegliere di piantarlo li. Ma poi, dopo qualche anno, si ritroverebbe una foresta di abeti al posto del giardino!
Piantarlo in una zona boschiva potrebbe essere un’ottima soluzione a patto che si sia scelto un abete che sia compatibile con la flora locale. Infatti, l’abete rosso che è il più utilizzato per fare gli alberi di Natale (più utilizzato perché i vivai ti danno quello), cresce naturalmente sull’arco alpino. Piantarlo in una collina del Lazio vuol dire immettere un esemplare non compatibile all’interno dell’ecosistema ed alterare la genetica dei futuri abeti che cresceranno. Meglio scegliere un abete compatibile, come ad esempio l’abete bianco, che è più diffuso e cresce spontaneamente sull’appennino a partire dai 600 metri di altezza.
Ma attenzione. È anche necessario scegliere di acquistare abeti provenienti da coltivazioni certificate in modo di non danneggiare l’ecosistema.
Insomma, a Natale siamo tutti più buoni. Cerchiamo di esserlo anche con l’ambiente operando delle scelte responsabili…anche se si tratta solo dell’albero di Natale.